PASSIONE BIANCO-AZZURRA ….. L’ AC CADE PER LA TERZA VOLTA

AC LISSONE – CASATI ARCORE 0 – 1
AC LISSONE: Citterio, Bolis (67’ Perez), Galimberti (67’ Biancardini), Liprino, Crimella (33’ Brunati), Donnadio, Lucente, Motta, Raimondo (67’ Calò), Dell’Occa, Clombo L.. A disp. Mauri, Colombo E., Brasca, Orlandi, Schiraldi. All. Amato Alessandro
CASATI ARCORE: Labate, Verderio (88’ Scarfone), Redaelli, Galbiati, Corbetta, Borsotti, Dana (94’ Tarenga), Crimaldi, Mantellini (84’ Colaianni), Galluccio, Ciotta (79’ Castelmare). A disp. Calamita, Nova, Bottazzo, Bianco, Di Bari. All. Bosis Davide
ARBITRO: Longhi Enrico di Crema
MARCATORI: 27’ Galluccio (CA)
NOTE: Pomeriggio assolato,campo discrete condizioni, spettatori 70 circa. Ammoniti: Donnadio, Dell’Occa, Colombo L. (ACL), Corbetta (CA). Corner: 4 a 4. Recuperi: 1’ pt + 4’ st.

Lissone – Con la sconfitta patita contro la Casati Arcore, inaspettata seconda forza del campionato, l’AC Lissone ha inanellato il terzo passo falso consecutivo, gettando alle ortiche quanto di buono era stato fatto sino al recupero di Menaggio. Infatti, nelle gare dalla 14^ alla 20^ giornata, i ragazzi di mister Amato avevano collezionato quattro vittorie e tre pareggi, scalando la classifica ed attestandosi in zona play-off; con le tre sconfitte consecutive (Vibe Ronchese-Vis Nova-Casati Arcore) i bianco-azzurri sono precipitati nuovamente in zona play-out.
La cosa ben più preoccupante che emerge dall’analisi dei tre match testè ricordati è che, salvo l’incontro con la capolista, si è riscontrata una palese involuzione del gioco che ha reso il fatturato aziendale, azioni-pericolosità-segnature, ampiamente al di sotto dello standard minimo qualitativo ipotizzabile e accettabile. Un momento condizionato anche dal nervosismo, dalla voglia di fare e strafare, anche in coloro che per esperienza e personalità dovrebbero gestire, rivestendo il ruolo del metronomo, lo slancio che ogni giocatore offre alla causa lissonese. Non si vuole certo sottovalutare l’impegno dei singoli, ci mancherebbe altro, ma evidentemente quello stesso impegno, non è più sufficiente per garantire risultati degni della maglia che si veste, ci vuole qualcosa di più, e quel qualcosa di più lo si può trovare solo con un bagno di umiltà, con la consapevolezza che per superare un momento critico come questo serve l’unione e la serenità di tutto il gruppo, nessuno escluso, comprese le varie componenti societarie.
Tralasciando di commentare l’operato del direttore di gara, passiamo alla cronaca che, purtroppo, parla in gran parte degli ospiti arcoresi. Dopo un avvio speranzoso ma infruttuoso dei locali, arricchito dalle giustificate proteste per un duro fallo da tergo a centrocampo ai danni di Dell’Occa da parte di Borsotti, col passare del tempo gli ospiti alzano il proprio baricentro impostando veloci cambi di fronte, il tutto sotto la regia del sempre presente Galluccio. I locali si vedono dalle parti di Labate al 20’ con una girata di Colombo L. che viene bloccata senza difficoltà ed al 23’ quando, sugli sviluppi di una punizione calciata da Dell’Occa, Raimondo ben posizionato in area impatta male sulla sfera consentendo una facile presa all’estremo ospite. Al 27’, sull’ennesimo cambio di fronte, l’Arcore perviene al vantaggio grazie a Galluccio che servito in velocità da Dana giunto al limite fulmina Citterio con un preciso diagonale. La reazione lissonse è macchinosa e viziata da innumerevoli errori di impostazione e passaggio, così sono gli ospiti a sfiorare per ben due volte il raddoppio: al 42’ su cross di Galluccio il colpo di testa a colpo sicuro di Mantellini è respinto da Citterio, palla recuperata da Dana che da sottomisura manda incredibilmente sopra la traversa; al 44’ lo stesso Dana imbeccato da una palla filtrante di Ciotta si trova davanti a Citterio ma la sua conclusione è svirgolata e termina sul fondo.
L’inizio della seconda frazione di gioco, benché i lissonesi si adoperino per impensierire l’estremo arcorese, non porta azioni degne di nota ad eccezione di una punizione dal limite calciata da Dell’Occa al 54’ e terminata sul fondo, tra le proteste dei padroni di casa per la ridottissima distanza della barriera concessa dal direttore di gara. Nonostante l’impegno i locali difettano troppo per imprecisione nei passaggi e disimpegni, così la porta avversaria resta un miraggio. Anzi sono proprio gli ospiti a creare ghiotte occasioni da rete che solo la prontezza di un super Citterio riesce a sventare. Al 59’ la conclusione di Galluccio è bloccata da Citterio che al 65’ si supera deviando sopra la traversa la forte conclusione di Dana dal limite dell’area piccola. Nonostante il triplo cambio attuato da mister Amato al 67’ sono sempre gli ospiti a rendersi pericolosi ed al 69’ Mantellini manda di testa di poco sopra la traversa. Dalla mediocrità lissonese si salva il solo Citterio che in una doppia occasione nega ancora la rete a Mantellini, prima al 76’ respingendo la conclusione da sottomisura e poi, all’82’, deviando in corner il diagonale del 9 ospite.
Negli ultimi minuti sino al triplice fischio finale non succede nulla che possa permettere ai locali di raggiungere un pareggio che, pur consentendo di evitare la sconfitta, non avrebbe rappresentato a pieno l’andamento del match.
Fa. Ver.
Ufficio Stampa AC Lissone