IL FANALINO DI CODA RIDIMENSIONA L’AC

CASATI ARCORE – AC LISSONE 2 – 1
CASATI ARCORE : Calamita, Redaelli, Mariani, Bottazzo, Scarfone, Borsotti, Dalmiglio (46’ Crimaldi), Pilat, Totaro (81’ Ramadan), Galluccio (69’ Piras), Ciotta. A disp. Vangi, Nova, Ciceri, Remiranti. All. Bolis
AC LISSONE : Citterio, Tagliabue, Motta, Liprino (79’ Brambilla), Colombo, Donnadio (79’ Castelmare), Brasca (62’ Vacri), Lucente, Centemero (73’ Ceppi), Suppa, Sansonetti. A disp. Bacchin, Bonavoglia, Gelosa. All. Avella
ARBITRO : Radicioni di Milano
MARCATORI: 39’ Lucente (ACL), 54’ Totaro (CA), 55’ Ciotta (CA)
NOTE : Pomeriggio soleggiato, campo discrete condizioni, spettatori 60 circa. Ammoniti: Redaelli, Ciotta (CA), Tagliabue, Lucente (ACL). Corner: 5 a 1 per l’Arcore. Recuperi: 1’ pt + 5’ st.

Arcore – Al termine di 90’ giocati discretamente male, con poca personalità, determinazione e lucidià, l’undici bianco-azzurro ha incassato la quarta sconfitta di questo campionato ad opera della tradizionale bestia nera Casati Arcore. Sull’ostico campo arcorese, infatti, non si è visto nulla di quanto mostrato a Pontelambro e nel derby, sia a livello di giocate sia a livello di singoli, permettendo ai padroni di casa, fanalino di coda del girone, di imporre sin da subito il proprio ritmo con conseguente predominio territoriale. Chiusa in vantaggio, forse immeritatamente, la prima frazione di gioco, per i primi 10’ del secondo tempo si è avuta l’impressione che i giocatori lissonesi fossero rimasti nello spogliatoio, tanto evidente era la motivazione ed il predominio dei locali che nell’arco di due minuti mettevano a segno un uno-due che ribaltava le sorti dell’incontro e poneva i lissonesi nella scomoda posizione di dover attaccare per equilibrare l’incontro, esponendosi ai ficcanti contropiedi locali. Il tardivo risveglio lissonese, caratterizzato comunque dall’imprecisione in fase realizzativa, impediva agli ospiti di raggiungere il pareggio ed inanellare il terzo risultato utile consecutivo, evento mai successo in questo campionato.
Con una formazione rivista e corretta, stante la mancanza di Cavallari per squalifica (grave la sua assenza) e la panchina per Ceppi e Brambilla, l’undici lissonese sin da subito non sa imporre il proprio gioco, lasciando che siano i locali a gestire la sfera, limitandosi ad azioni di ripartenza come al 12’ quando si registra una conclusione dalla distanza di Suppa. Il possesso palla locale è continuo ed al 21’ produce un grosso pericolo per Citterio che prima di piede e poi di mano riesce a respingere due conclusioni da sottomisura di Dalmiglio. I lissonesi faticano ad articolare azioni di nota ma al 39’, alla prima vera azione orchestrata, pervengono al vantaggio: azione che si sviluppa sull’out sinistro, scambio Motta-Sansonetti con quest’ultimo che entra in area, la palla deviata da un difensore termina sui piedi di Lucente appostato a limite che di prima intenzione la mette alla destra dell’immobile portiere. Al 44’ la risposta dei locali è clamorosa, ma Totaro nell’area piccola manda di testa incredibilmente alto sopra la traversa.
La seconda frazione di gioco si apre con un monologo locale che nell’arco di due minuti ribalta il risultato: al 54’ azione insistita sulla fascia destra, palla a Totaro che dal vertice destro dell’area lascia partire un diagonale che non da scampo a Citterio mentre al 55’, un’apertura dalla fascia destra a incrociare pesca Ciotta al limite sinistro dell’area, la punta controlla e complice una tardiva chiusura dei difensori lissonesi, sorprende Citterio con un diagonale. Subìto il sorpasso i lissonesi si gettano in avanti ed al 62’ la palla buona per il pareggio è sui piedi di Sansonetti che però si vede bloccata la conclusione dal limite. Al 66’ è ancora Sansonetti a concludere a rete ma il forte tiro è respinto di pugno da Calamita. Al 69’ ghiotta punizione dal limite, batte Sansonetti ma la sfera sorvola di molto la traversa. Sbilanciati in avanti i lissonesi si espongono ai contropiedi locali come al 78’ quando Totaro sgroppa per cinquanta metri, sullo slancio supera Liprino, ma si vede la conclusione respinta da Citterio.
Sino al termine, lo sterile possesso palla lissonese non produce occasioni di sorta e così, dopo 5’ di recupero, si archivia con una sconfitta quella che poteva essere una buona occasione per dare continuità al momento e solidità alla classifica. I cinque punti che separano l’AC dalla vetta non sono poi molti, visto che siamo ad un terzo del campionato, ma quattro sconfitte sono decisamente troppe per una squadra che vuole restare al vertice.

Fa. Ver.
Ufficio Stampa AC Lissone